In una possente sintesi

Un’onirica visione

Una discesa agl’Inferi

Una ascesa ai Superi

In breve – in un att/imo

IM NU

L’altr’Angel “scopre l’Amerika”

 

(e porta la sua scoperta nella Ghilarza di Gramsci

 E nella Sardegna degli ShaRDaNa

In 3 x 37 e più pannelli disposti a labirinto

A Villa De Riu – già decenni fa abitata

Da un altro visionario – G.B. che aveva

A sua volta “scoperto la morte”….

Assemblati insieme dall’istinto del Roiss…..

Questo per la cronaca. Ma torniamo all’Amerika

Del Gall(o) di Catalogna, del Gallo di BARCellona).

 

L’altr’Angel dunque “scopre l’AMeRiKa”

Con Colòn e senza Colòn

(chiunque poi fosse comunque poi si appellasse)

(di qualunque patria nazione lingua o “tasca”)

 

Perché l’A. non aveva bisogno di Colombi

Per tuffarsi nel Mare Magnum nel Mare Atlanticum

- Ben oltre le colonne del piccolo hercole mediterraneo –

Da quell’Uccello Tuffatore che è

E riportarci la zolla – pietrificata – dal Baratro che la celava.

L’A. sapeva sa che cos’era che cos’è che sarà

La Merika…. E l’Ob-cid-ente

Hora che pràcticamente

Occidente è tutto e il Sole

- per mancanza di oriente –

Non sorge più se non….

Se non nella più nera nella più atra

e nevermorica poesca Mezza/Notte.

 

Hora che tutto l’opacizzzzato pianeta

- sub Dite –

On these nightly Plutonian shores

È O è Occaso è Unter-Gang

Dall’argonautica Colchide alla fenicia Hesperjah.

 

Hora che le Potenze onnimpotenti che la kon-CUP-irono

Kon-CEP-irono gestirono e partorirono

- certo non partheno-geneticamente  per auriculare fecondazione angelica –

Sembrano ritrarsi – gorgo per gorgo e maelstrom per maelstrom –

Nel loro pro-LOGO in cielo (v. prima stanza della mostra perpetua ghilarzese)

Nel loro serpentino viluppo e quasi lucaneo annodarsi viperino…..

 

E un Okkio di Gorgone – iskaturito dalla testa mozza del poeta-pictor-

magicien-sans-tête – pietrifica e crio-tomografa l’intera “nuova Atl.ant-ide”

- tranciandola a rapidi colpi di mannaJAH – strato per strato – quasi fosse

una geo-logica forza in una katasstrofale/kataclismica INSTANTANEA.

 

 

 

Col possente suo sguardo gorgonico/topografico…..

Con Colom(bo) o senza Colombo Colòn ecc. ecc. ecc.

Da dovunque provenisse

Di chiunque fosse il concepimento

La concezione la gestazione il parto

Non partenogenetico…..

Perché colombo e’ un tuffatore

E’ questo il suo – di Colombo e di L’altragel-

che d’altronde è anche un gall/o –

LEITMOTIV – LICHTMOTIV – LIGHTMOTIV…..

Perché L’Altrangel è un Tuffatore

E ama Tiamat…….. ama l’Abyssos

E si tuffa a rapirgli la perla

A rapirgli la zolla – ambrata –

E ritornando a galla

Con un possente chicchirichì

An.NUN.cia al mondo il crepuscolo di una novella Aurora

Di una novella Ausonia……

E sor-ride sor.ride – l’Altr’Angel, mentre

- Mago e artista senza testa –

Giustamente sacrificata alle Bacchanti alle Muse

Dell’Architettura della Poesia della Musica della Storia

Della Geo-mythologia e della Geo-psychologia

L’Ameryka finisce di aggallare

Di QOM/par.ire al nostro yper.techno.log.iko horizzzzzzzzzzzzz/onte

In tutto il suo splendore di Terra Ignota eppure notissima………

In tutta la sua tremenda EPIFANIA e Befanà…..

 

(Ma sia detto confessato tra noi… l’Altrangel non aveva alcun bisogno di

Colòn – di Cristoforo, anzi Christoforo – Colòn… o come si chiamasse lo

chiamassero; e di qualsiasi occidente fosse: perché d’Occidente era,

d’Occidente veniva e in Occidente andava, con tutto l’Occidente addosso

dentro nel sangue e nell’osso e nella mente e nella storia e nella laida sconcia

chronaca quotidiana – di allora di oggi di sem.pre: dove il Sole scende, cala,

piomba, strapiomba, sprofonda. Andava e non andava, recando l’Occidente;

sino a quando tutto il mondo il pianeta non sarebbe stato tutto –

onninamente – un solo occidente….. un solo Wespero…. Una sola Hesperia –

l’altro lato della Cholchide, in fondo al Mare Nostrum, in fondo al Mare Nero,

in fondo al Mare Rosso, in fondo al Mare Morto….

 

Perché l’Altr’Angel è un Tuffatore ed un Battezzatore. Anzi, un

RI/Batt/ezz/atore….. e rian-NWN. cia il secondo ritorno del Christòs…….

Lo ri.an.NWN.cia e lo riporta a galla, di ritorno dal suo Tuffo….. ri.port.ando

nel becco l’ult/ima forse zolla ancora vergine……. Ancora forse in grado di

partorire –  per PARTHENO-GEN-ESIS – dall’oscuro anhelito abyssiade e kata-

comb.ale – qualcosa di Angel-ico, che ci vien da una irica e  iranica Terra

Celeste, nel giorno tremendo (yom ayom) di un Diesire che è anche, che

potrebbe essere anche, simultaneamente, un giorno, un attimo, di

Resurrezione. In cui l’Occidente glowball si rovescia in Oriente, in cui gli dei,

rindemoniati, si ripolarizzano in cherubini, in serafini. Come il volo nero dei

Corvi di POE, in  this (K)nightly Plutonian Shore; mentre il

NEVERMORE – Né Ver Morè, N’è Vermo Re – si ritrasfigura in in

ALIEN-NOR.E: Luce Nera che trance-MWT.a in Bianca, Neve Nera che

si ricandida – giusto un att/imo prima che… IM NU, Augen-blicks-göttin sche

si skrucifiige dall’altra parte della croce, scrucifiggendo simultaneamente il

suo christòs. Colomba Nera d’Abyssos, Colomba Candida del Paradiso.

Pari.daeza.

Ma pr’ima occorreva “scopi.ire”  la Merika, la Meryka, l’Ameryka bis.ontina…..

(più che bizantina). Occorreva che un Angelo ci anNUNziasse – de-fin-it.iva-

mente l’essenza dell’AMer.ika,” la sub/stant/i.fique moelle” dell’AMeReR.ik.a e

dell’Ob.Cid.ente. Dell’Unter.gang  in atto  degli unter.gangsters.

 

Disceso/asceso dall’Abyssos, in una suprema kata-strofica kata-klismica

SINT/esi (Sünd.flut), Egli ci porta dunque qWESTa Zolla Vestale, questa

porziuncola di PARAD-iso , di Pura Tellus, di sprofondata sotto il DILUVIUM

della indotta Maxima Chloaca Glowball…. E red.enta, red.im.ita dall’ARTe, il

cui com.pit.o sia detto ridetto riannunciato una volta per tutte e per sempre

in  questo minimalistico mortificante obitorio autunno di tutto il nostro

scontento, è di” transfigurare la natura in Arte”. Non certo il contrario: di

sfigurarla sconciarla violarla violentarla – rinCainando. Sub Dite et sub

Machina. On these Nightly Plutonian Shores.

Hora che - sfondate tutte le porte e le colonne d’Hercole -

Tutto il mondo è med-i-terraneo e OB-CIDente glo.WWW.Ball...

 

Hora che i Gorghi i Viluppi i Vortici Le Potenze i Dragoni

Che la concupirono concepirono e partorirono – qWESTa HESPerjah…..

qWEST’amer-ik-a -

Evocante dall’aldilà dall’EST un qualsiasi colombo

Che giungesse a scoprirla perchè così stava inciso nella pietra e trascritto

sulle Karte dei Libri Sacr’esecrandi .....

Che cioè era stata ringhiottita dall’Abyssos in una unica Nottata -  Sembrano

ritrarsi e un Okkkio di Gorgone skjentifika - fuoruscito dalla testa mozza del

Poeta-Pictor-Historico-Geologo-ecc.ecc. - pietrifica il Globo la Globa – di cui

siam servi - in una misera gleba, mentre da dovunque cala una mannaiah

affilat’iss’ima a tranciare – psychogeologicamente – il catastrofale kata-

clismico kata.laun.ico paesaggio intern’esterno, all’inCrocio e nel crowgiolo di

tutti i bradisismi ridesti all’uni.sono in una POSSENTE UNDA MARIS……. IN

UN BOANERGICO BASSO PROFONDO…….

 

BI’L YAWM ID-DIN (o ApoKalysse o Anapsychsis che sia).............

 

 

I DUE APOKALITTICI GEMELLI BOANERGHEIS

 

Sono le due Tempeste Gemelle, che scaturiscono dal Mediterraneo dal Mare

Exnostrum.. dall’ex.argonautico Marenero.. dal Mare Morto che rotola il nero

suo volume, schiumante di tutte le bhave di fondo e di fondaco e

fondazione..  Tra Gibil/terra ed ex Bisanzio, tra Simplegadi e Colonne

d’Heracle, tra Hesperia e Colchide.. post caduta Costantinopoli: la Tempesta

Mediterranea, covante da secoli e millenni, irrompe ri-irrompe dalle 

angosciose lucanee strettoie (Eng.land) nell’ATL’antico e quindi,

tsunamicamente, sull’intero globa terracquea in una giga-N-tesca thalasso-

classo-craziah, mai prima conosciuta (se non forse nella mythica Atlantide

polare). DI NUOVO – en hadash tahat ash’shamesh – nihil sub sole novi -

navigare nocesse est. Vivere non necesse, vero, miSTeR Shake.spear,..

 

miSTeR Shake.SeFeR?

 

E poi,  la Tempesta, lo Tsunami scripturale, ri-scaturito già dopo il Mille e non

più Mille da quella testa eretica, che intendeva portare il LIBER il SEFER  - ed

il Seder - (l’unico Vero e l’unico Ordo ab Chao)  in ogni casa e catapecchia e

tipi e tucul di “cristiano” e di “cristianizzando”. Con cristofori e satanofori:

diAde indivorziabile. E con molossi.

 

Altre teste, più pratiche, pragmatiche et matematiche, fecero altro calcolo.

Intuirono quale GIGA-BUSINESS sarebbe diventato tal KATA.STROFICO

EVENTO, una volta create le premesse, attingendo ancora all’EST. Ed ecco lo

scatenamento di guerre intestine, che passano ancora per religiose...

Scomuniche e contro-scomuniche. INTER.SCOMUNICAZIONE fondamento tra

l’altro dell’yper.sviluppo patologico d’ogni propaganda e d’ogni pubblicità).

Usura e contro-usura. Banche, Capitali, commerci col Mongolo e col Cinese:

carta, stampa, polvere da sparo: madre, Umma, di tutta un’infinita schiatta….

NON STAVA DEL RESTO PURE INSKRIPTO: KI  AFAR ATTAH?  (o forse

meglio, KI AFFAR ATTAH?!)….. Perché sei polvere. Perché sei Cenere. Perché

sei sabbia. Sacca, risacca  ammonia. Un bel decisivo innesto technico, assai

più redditizio della setae del suo vermiciattolo... IL GRAN VERMO (su cui Poe

e Testori). Ecco a ruota la mobilitazione contro “L’ANCIEN REGIME”

sacerdotal-feudale, in nome del prOGREsso, in un terrifico cr.esc.endo e un

vulcanico s.vil.uppo, che segna l’AVVENTO DEL MERC-URIO (“facunde Nepos

Atlantis”), di milioni di braccia e di menti di spiriti esprits minds Geister

addestratisi sul calcolo decimal-posizional-zerale e poi su decimanti

calcolatrici e computatrici, nella partita doppia, trina e quatrina, nell’usura e

nel lavoro negro o nero che dir si voglia, ora che tutti i Negrieri son di ritorno

e di resurrezione, pur come sta skripto, che cioè sul finale tutti risorgeranno

dal sepulcro: “questi a pugno chiuso e questi coi crin mozzi”….. Tutti, nel

chrematorio glo.www.b.all.

 

 

 

 

altro tremendo ingranaggio acceleratore, e sui classici greco-latini; ecco tutta

l’armata dell’industria della Karta e della STAMPA. Ecco lo scatenamento

d’innumerevoli settari, alla conquista del POTERE DI MANIPOLARE MENTI E

ANIME, sostituendosi ai precedenti Signori, da millenni in sella (di qualsiasi

“religio” fossero – Lucrezio), una volta affrancatisi; e di lanciarsi alla

conquista della (novella) Atlantide.

 

 

                        Antonio     Agriesti

 

               MiLaNo

 

21.X.2006 ca. ore 01.14

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