L - Gli eventi gli incontri che più hanno influito. È una domanda che pongo sempre
A - Nel mio caso i miei amori per la poesia la libertà da condividere con tutti la musica la pittura. Mi ritengo un amanuense uno che costruisce. Da ragazzo ho costruito strumenti musicali suonavo il violino - ora non lo suono più - la chitarra e il liuto. Poi pian piano mi è venuto il desiderio di scrivere. Nell'82 ho pubblicato presso un altro editore la mia prima raccolta di poesie intitolata Nelle immediate lontananze. Il secondo libro intitolato le ciliegie sono distratte è stato per me più importante del primo. Nel frattempo ho iniziato a scrivere aforismi. Per pubblicare questi brevissimi testi ho creato la mia casa editrice. Almeno i primi cinquanta librini li ho fatti coi miei testi e con quelli degli amici. Così ho continuato fino all'incontro nel '92 con una grande poetessa che si chiama Alda Merini che mi ha aperto gli occhi sull'infinito vale a dire su una sequenza infinita di incontri. Tra questi molto importante per i suggerimenti avuti quello con Vanni Scheiwiller nel '94. Per l'evoluzione qualitativa e quantitativa del Pulcinoelefante è stato invece importante l'incontro nel '95 con un giovane poeta Roberto Dossi mio attuale collaboratore.
L - Traccia un autoritratto.
A - Direi di essere un uomo felice ma non spensierato anzi con moltissimi e quotidiani pensieri quasi sempre molto belli. Condivido la mia vita con molti amici che mi vogliono bene con Angela che è la mia compagna della mente e del cuore con due capre due conigli e recentemente con due galline. Vi garantisco che un uovo prodotto fuori dalle sbarre di una gabbia è un uovo benedetto. La musica è senz'altro la mia musa ispiratrice quella che mi fa capire la vita e la morte.
L - Come e quando è nato il Pulcinoelefante?
A - Nel 1982 lavoravo come impaginatore in un giornale milanese e dunque conoscevo il mestiere di tipografo. Mi riferisco alla vecchia tipografia che lavorava coi caratteri mobili di piombo - una tecnica che oggi può essere considerata quella di un dinosauro. Scrivevo poesie e aforismi come ho detto e il desiderio era di pubblicarli. Avendone la capacità tecnica ho cominciato io a stamparli con un piccolo torchio manuale. Solo recentemente questo torchio col quale ho stampato i primi mille titoli è stato sostituito da una vera macchina tipografica una Nebiolo degli anni '50. Dai miei libri sono passato a stampare quelli degli amici. Poi l'incontro con la Merini e con Vanni Scheiwiller di cui ho già parlato. Vanni mi ha anche editato il Catalogo generale 1982 - 1996 delle Edizioni Pulcinoelefante. Il catalogo relativo ai primi millesettecento titoli mi ha aperto le porte alle opportunità espositive dato che dava le reali dimensioni del mio lavoro al di là del valore del singolo librino editato. Tra le mostre più importanti per me ricordo quelle alla biblioteca Sormani di Milano (1993) a Berlino (1995) al castello Sforzesco di Milano (1998) all'Indiana University di Bloomington (2000). Le prossime si terranno a Villa Borghese a Roma (dal 28 novembre corrente) e alla biblioteca Panizzi di Reggio Emilia (gennaio 2002).
L - Chi ne ha ideato realizzato il logo? Con quale filosofia è nato il Pulcino? Su quale formula si basa? Di una semplicità geniale mi pare
A - Il logo l'ho realizzato io. La mia è la scelta più di un poeta dell'editoria che di un editore in senso classico. Amo definire con Vanni il mio Pulcinoelefante il panettiere degli editori perché ogni giorno stampa un libro. La formula su cui è nato e si è sviluppato è quella di condividere con poeti e artisti la gioia di una piccola pubblicazione. I poeti forniscono un testo gli artisti un'opera che può essere un'incisione un disegno originale un collage una tempera una scultura La libertà è assoluta per tutti. In pratica ogni librino è prodotto in un numero di esemplari limitato ( tra i venti e i trenta) da dividere con gli autori. Anch'io continuo a scrivere e a disegnare sotto sette pseudonimi diversi.
L - Dove si trovano i tuoi librini?
A - Nelle principali librerie di Milano. Si possono acquistare anche presso di me.
L - Quale è la tua capacità produttiva?
A - Nel 1982 era di una pubblicazione annuale. Nel 1999 è stata di 450 titoli. Sono in arretrato di circa 500: la richiesta di poeti e artisti è altissima anche perché lo spirito non è speculativo il che non è elemento da sottovalutare. Continuo a editare non solo autori noti (oltre ai citati ricordo un po' a caso Isgrò Lora-Totino Ferlinghetti Pivano Munari Lamarque De Angelis Loi Sanesi ecc. ecc.) ma anche sconosciuti alla loro prima prova.
L - Particolarmente importante il tuo rapporto con la Merini. Quanti attualmente i librini realizzati con lei?
A - Ho realizzato settecento titoli illustrati da trecentocinquanta illustratori con i suoi testi quasi tutti dettati telefonicamente. Il rapporto con lei è pressochè quotidiano.
L - L'immagine di Picasso in mutande che a mo' di torero mostra un asciugamano con il logo del Pulcinoelefante. Come mai?
A - Il fotomontaggio è dovuto al fatto che mi è piaciuto pensare che avrebbe amato i miei Pulcini per la sua gioia di fare in libertà.
L - I cliché che caratterizzano i tuoi librini. Ne hai una collezione vastissima: alcuni disegnati da te altri da artisti tutti incisi da Porazzi.
A - Adriano Porazzi è un maestro ottantasettenne straordinario e unico nella sua abilità di esecutore un grandissimo artigiano. Gli autori dei cliché sono i più disparati da Tadini e Paladino ad altri poco conosciuti.
L - Dà una tua definizione di poesia.
A - Un poeta deve cercare di inventare se stesso
L - Quale giudichi sia il tuo apporto originale come editore?
A - Credo di aver dimostrato che in piccoli libri si può
concretizzare l'amore per la poesia.
TESTI
da Nelle immediate lontananze ed.Le Cinque Vie 1983
1
Son fermo e vedo.
Sette formiche camminano sul bordo
del vaso di miele.
La nostra fantasia
intravede già la tragedia.
Tutto procede per il meglio,
le loro antenne sono instancabili
nel vibrare in onore al grande nettare.
È una giornata incantevole.
Otto rane sono ferme
nell'acqua e aspettano.
Due gnomi raccolgono esperienze positive.
Nove grilli rasentano la follia.
Un cane pensa il suo amore.
Tutti ricevono il tempo.
Una farfalla protegge l'elefante.
Non ci riguarda il treno che parte.
Il peggio non è accaduto!
Sette formiche riprendono il gioco.
2
La natura
non mi interessa più.
È scontata
è vecchia
è nuova
si rinnova
è facile amare
l'acqua pulita
le stagioni
la primavera
le foglie dorate
che piacciono a tutti.
Io ai colori dell'autunno
Preferisco quelli
Che escono dai tubetti.
La mente corre,
lo stagno
il ditisco
la biscia
la salamandra
gelatina
uova di rana
sentieri fangosi
pozzanghere
lattine Coca-Cola
fungo
funghi
molti velenosi
meno uno
umus dappertutto
licheni
rovi
more
canti d'uccello
mai sentiti
bellissimi
ecc., ecc.,
la vita pullula ovunque.
C'è anche la mia,
ma no è lì.