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Eugenio Miccini by Gianna Bennati
After his early works of linear
poetry, though they were valuable and appreciated, in the early
sixties Miccini began to find this mode of expression unsatisfactory
and unable to develop to the full the kind of “synestesis”,
that contamination between different codes of expression which had
been the battleground of the historical avant-gardes. By visual
poetry Miccini did not intend simply to carry on along the furrow
already cut by the masters of Futurism, Dadaism and Surrealism. In
him the need for change and renewal came from the knowledge that
there already existed in social communication a new “volgare”
language which ordinary people were already familiar with, the
language of mass media. His early visual works knit together words
and pictures giving rise to a semantic “underlining”
(ricalco) of what the consumer civilization produces and wastes in
the field of communication. That is an attempt to restore
aesthetically a new style (“a new expressive measure to
eliminate your feeling uneasy”), a “stilnovo” as it
has been called, or a “neovolgare” which might however
produce awareness and consciousness of the time we live in and of the
tools of expression that belong to it. From the “Catalogo generale delle opere di Eugenio Miccini”, Bandecchi & Vivaldi Editori, 2005
books & quotations & works
Definizione di violenza / G. Coppini ; testo di E. Miccini. - Firenze :Tèchne, 1968
Ex Rebus. - Firenze : Tèchne, 1970
Poesie visive 1962-1970/
Eugenio Miccini; designers Barni, Coppini, Lastraioli, Ruffi.
Il popolo è forte / Coppini & Miccini - Brescia : Amodulo, 1971
Poésie est violence. - Parigi : Agentzia, 1971.
Poesia visiva, poesia politica, poesia pubblica. - Firenze :Tèchne, 1972.
Poetry gets into life. - London : Nhane Publishers, 1975.
Ontologia naturale. - Udine : Campanotto, 1983
Poesia e no. - Udine : Campanotto, 1985.
Poesia trovata. - Napoli : Edizioni Morra, 1988.
Se ne vogliamo parlare. - Roma : Empiria, 1989.
Raccontini. - Firenze : Meta, 2000
Anche il silenzio è parola. - Firenze : Tèchne, 2002.
Taccuino. – Udine : Campanotto, 2006
From
the catalogue “In forma di libro”, Biblioteca Civica
Poletti, Modena 2005
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L’attività estetica non ha né luoghi né limiti, né materia, né tecniche di privilegio; se non discende da zone inaccessibili all’uomo essa è una pratica umana che, in momenti di crisi di valore, assume se stessa come pratica assiologica ed è una pratica del dubbio, drammatica e sincera, assai più creativa di tutte le vuote certezze che le si oppongono dalle zone altrettanto impraticabili dell’assoluto. Questo libro, perciò, è l’espressione di un dubbio e, pertanto, di una ricerca. Di altra creatività non può disporre il nostro tempo. From “Recycling Papers”, Adriano Parise Editore, Verona 1987
L’arte, dunque, è una pratica della coscienza e la coscienza di una pratica che si estraniano dal mondo, che vi si allontanano per meglio osservarlo e solo, in tal modo negandolo, lo costituiscono.
From the catalogue “L’Arte è ciò che le è estraneo”, Forlì 1980
Lo so che il pianeta non è eterno. Ma questi cinque milioni di anni che gli restano da vivere saranno i poeti e gli artisti a progettarli, a migliorarne l’esistenza operando sulla coscienza degli uomini, sulla critica dei loro sistemi di persuasione e decisione, sulle comunicazioni sociali, insomma sulla cultura. From the “Catalogo generale delle opere di Eugenio Miccini”, Bandecchi & Vivaldi Editori, 2005
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L'obbedienza e' incapace di poesia, 2001
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<prec.> | |