Michele Perfetti

a cura di Salvatore Luperto



Le ricerche linguistiche ed estetiche di Michele Perfetti (Bitonto, 1931 - Ferrara 2013) all’interno della poesia sperimentale nascono dalle sue esperienze nel Gruppo 70 e si sviluppano nei movimenti letterari e artistici della Neoavanguardia internazionale della seconda metà del Novecento. Con Lamberto Pignotti, Eugenio Miccini, Lucia Marcucci e con altri poeti visivi, Perfetti osserva, analizza e interpreta la realtà nel rapporto tra arte, cultura e società (molto dibattuto negli anni Sessanta) compiendo un’approfondita indagine di critica ideologica sulla cultura di massa. Egli scandaglia l’atteggiamento dell’individuo comune condizionato dai poteri forti e dai mezzi di comunicazione e, nella convinzione che la poesia visiva “costringe a guardare il mondo con occhi diversi”, perviene all’idea utopistica che l’uomo può essere responsabilizzato con il linguaggio verbo-visivo.

Con l’idea di “cambiare il mondo”, nell’Italsider di Taranto – città in cui ha vissuto sino al 1973 – attuò una serie di manifestazioni coinvolgendo gli operatori del luogo, i quali attraverso mostre e pubblicazioni svilupparono un’intensa attività di rinnovamento della poesia e dell’arte.

Nel 1967 organizzò la sua prima personale nel circolo culturale Italsider (fondato nel 1963) e pubblicò il primo libro, …000+1 Poesie tecnologico/visive , utilizzando un codice linguistico che sarà prevalente in tutta la sua produzione verbo-visiva, il collage di scritte e immagini tratte dai giornali e dalla pubblicità. In ogni tavola, attraverso gli slogan della comunicazione di massa, esprime significati ironici e dissacranti contro il potere economico e politico. Nel 1968 a Massafra (TA) con Gianni Jacovelli presentò Comunicazioni Visive, una rassegna di poesie sperimentali di autori emergenti come Emilio Isgrò, Ketty La Rocca, Lucia Marcucci, Eugenio Miccini, Luciano Ori, Lamberto Pignotti, Achille Bonito Oliva, Vitantonio Russo, Franco Vaccari e Michele Perfetti stesso e OUT, Repertorio di poesia sperimentale, raccolta di poesie “lineari” della neoavanguardia letteraria e di poesia sperimentale di autori verbo-visivi.

Nel 1969 pubblicò il libro Frammenti quotidiani in occasione della seconda mostra personale nel circolo culturale dello stabilimento siderurgico tarantino. Nel 1970 con le edizioni Geiger pubblicò il poema-manifesto Ponctua(c)tion. Nello stesso circolo nel 1971 presentò il libro edito per la terza mostra,Plastic city, il “primo romanzo visivo”. Nel 1973, in occasione della sua terza personale, pubblicò Oggi Jet, una raccolta di testi “in cui si nota una più accurata ricerca grafica tesa a conferire maggiore dinamismo al rapporto tra materiali verbali e figurativi” (Lucio Giannone). In questo stesso anno si trasferì definitivamente a Ferrara, dove accanto all’attività professionale come docente e preside di liceo, continuò la ricerca poetica, partecipando a numerose mostre e manifestazioni di poesia sperimentale in Italia e all’estero, tra le quali ricordiamo la partecipazione alla 36^ Biennale di Venezia, alla XVI Biennale di San Paolo del Brasile e alla XI Quadriennale di Roma; le mostre all’Istituto di Tella, Buenos Aires, allo Stedelijck Museum di Amsterdam, all’Istituto italiano di Tokio.

I suoi lavori fanno parte delle collezioni d’arte contemporanea di prestigiosi musei tra cui il MART di Rovereto, il Museion di Bolzano, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, il Museo Pecci di Prato, il Museo Magi di Pieve di Cento e il Museo MACMa di Matino.

Perfetti ha avuto un ruolo decisivo per la nascita e la diffusione della sperimentazione verbo-visiva in Puglia. Le sue iniziative a Taranto e a Massafra crearono un vivo interesse negli operatori locali, artisti e poeti che intrapresero nuove espressioni artistiche e poetiche. Gli artisti Bruno Leo, Giovanni Corallo e Salvatore Fanciano si accostarono ai dettami della poesia visiva ed elaborarono nuove idee fondando il Gruppo Gramma e la rivista underground “Gramma”, sull’esempio della rivista fiorentina “Tèchne” di Eugenio Miccini. Analogo percorso fu seguito da Enzo Miglietta, il quale, affascinato dalle poetiche verbo-visive, abbandonò la scrittura lineare per dedicarsi con passione alla microscrittura, concepita come “scrittura-linea” che intersecandosi con altre scritture forma immagini composte in reticoli, in trame e in figure geometriche piane e regolari. A Novoli (LE) il Laboratorio di Poesia Visiva di Miglietta, dal 1980 al 1984, divenne un vero e proprio centro di attività culturale frequentato dagli autori verbo-visivi di tutta Italia, fra i tanti lo stesso Perfetti, Eugenio Miccini, Lamberto Pignotti, Adriano Spatola, Ugo Carrega, Vincenzo Accame, Vincenzo Ferrari, Giovanni Fontana, Stelio Maria Martini, Luciano Caruso.




















Frammento, 1969, serigrafia

Punti di vista, 1969, collage

Perfetti, 1970, collage

Altre scritture altra lettura, 1980, pennarelli

BANG, s.d., collage su carta

Oggi può essere, 2007, collage



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